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Isola Tiberina: curiosità e storia dell'isola nel Tevere

Isola Tiberina

Posta nel bel mezzo del Tevere, l’isola Tiberina a Roma è la più piccola isola abitata al mondo. Nella sua ridottissima superficie – è lunga 300 metri e larga 90 – si è dipanata una storia lunga quasi quanto quella della città eterna, i cui segni sono tutt’oggi visibili. Ma perché l’isola Tiberina è un luogo così speciale? E cosa puoi vedere di interessante sull’Isola Tiberina? Le curiosità e le leggende romane su questo atollo in mezzo al fiume sono innumerevoli. Scopriamone 10!

1. La leggenda della nascita dell’Isola Tiberina

La leggenda vuole che le origini dell’isola Tiberina risalgano al VI secolo a.C., quando il settimo re di Roma, Tarquinio il Superbo, venne cacciato dalla città. Per festeggiare la fine della tirannia, i Romani si impadronirono delle riserve di grano del decaduto re e le gettarono nel Tevere. Quella prima massa di covoni avrebbe poi raccolto fango e detriti, diventando nel tempo un’isola.

2. L’isola fu scelta dal Dio della medicina come sua “residenza”

Sembra che la particolare vocazione medica dell’isola Tiberina risalga al 293 a.C., quando una terribile epidemia si abbatté sulla città. Per debellare il flagello, gli oracoli fecero inviare una nave ad Epidauro, dove si trovava il più importante tempio ad Esculapio, per prendere l’immagine del dio e portarla a Roma. Una volta giunti ad Epidauro, gli ambasciatori romani videro un grande serpente – animale simbolo di Esculapio – salire a bordo della loro nave. Decisero allora di riportarlo a Roma. Durante la navigazione sul Tevere il serpente divino abbandonò la nave e si stabilì sull’isola Tiberina, dove gli fu fatto erigere un tempio. L’epidemia scomparve dalla città poco dopo.

3. Guarigioni miracolose e libertà dalla schiavitù

Ll’isola Tiberina divenne un punto di riferimento per tutti i malati di Roma, che speravano di essere guariti miracolosamente dal dio Esculapio. I nobili romani iniziarono addirittura ad abbandonare sull’isola gli schiavi malati, per non dover pagare loro cibo o cure mediche. Per interrompere questa usanza, l’imperatore Claudio stabilì che qualsiasi schiavo che fosse guarito sull’isola sarebbe diventato automaticamente libero.

4. A cosa deve il suo nome l’ospedale Fatebenefratelli?

L’ospedale sull’isola Tiberina deve il suo nome alla congregazione cristiana che lo gestì dalla sua fondazione nel Cinquecento, i “Fatebenefratelli”. Il fondatore della congregazione fu un frate portoghese che invitava i passanti a fare la carità per i malati con queste parole: “Fate bene, fratelli!”.

5. Uno dei suoi ponti ha una storia a dir poco… sanguinosa

L’isola Tiberina è collegata alla città dal ponte Cestio e dal ponte Fabricio, anche noto come “ponte dei Quattro Capi” che collega l’isola direttamente al Ghetto Ebraico. Alcuni pensano che il suo particolare soprannome richiami le sculture di Giano quadrifronte che lo adornano, ma i romani conoscono una storia ben più sanguinosa. Si dice infatti che, nel Cinquecento, il restauro del ponte fu affidato a quattro architetti romani eccellenti nel loro mestiere, ma ben poco versati nell’arte della collaborazione. Quando il papa Sisto V venne a sapere di un violento litigio tra i quattro, ordinò che le loro teste fossero tagliate ed esposte su quello stesso ponte.

6. L’isola Tiberina era la sede della “colonna infame”

Al centro dell’isola fu fatta erigere una colonna detta la “Colonna Infame”, perché ogni anno vi venivano affissi i nomi dei banditi che non potevano partecipare alla messa di Pasqua, ed erano quindi da considerare miscredenti. La colonna fu utilizzata fin dopo il 1870, quando l’urto violento di un carro (accidentale o premeditato?) la distrusse.

7. Puoi ancora trovare i segni di un alluvione del 1937

Per la sua particolare posizione in mezzo al fiume, l’isola Tiberina è sempre stata vulnerabile alle piogge torrenziali e ai conseguenti allagamenti. Sotto il portico della basilica di San Bartolomeo si può trovare una targa che indica il livello raggiunto dalle acque del Tevere nell’alluvione del 1937.

8. L’isola Tiberina è un luogo sacro… e miracoloso

L’isola Tiberina è stata conosciuta anche come “isola sacra”. In effetti, questa piccola isola è stata importante per i culti pagani quanto per la religione cristiana: è stata sede del tempio di Esculapio e ospita oggi, nella basilica, le reliquie di San Bartolomeo. Ma non solo: sull’isola si può osservare anche la singolare “palla del miracolo”. Si tratta di una pesante palla di cannone che fu sparata dalle truppe francesi nel 1849. La palla distrusse il muro della chiesa affollatissima e si fermò all’altare di una delle cappelle, senza fare neanche una vittima. Un vero prodigio!

9. Ospitava la bottega di un frate “dentista”

Nel 1868 un frate, di nome Giovanni Battista Orsenigo, stabilì sull’isola Tiberina il suo Gabinetto dentistico. Fra’ Orsenigo era famoso perché riusciva ad estrarre i denti senza l’uso delle tenaglie, e a curarsi nella sua clinica ci andarono Giosuè Carducci, la regina madre Margherita di Savoia, il primogenito di Garibaldi e tanti altri. I denti che Fra’ Orsenigo estrasse nella sua lunga carriera furono rinvenuti anni dopo in tre casse che ne contenevano più di due milioni!

10. C’è un cinema molto amato dai romani

Ogni anno, quando le giornate si allungano e le temperature si alzano, l’isola si trasforma in un vero e proprio cinema sotto le stelle: più di tre mesi di eventi, da giugno a settembre, riempiono l’Estate Romana di cultura e intrattenimento. La storica Isola del Cinema sull'Isola Tiberina è ormai giunta alla sua 28esima edizione, e si conferma come uno degli appuntamenti più amati da cittadini e turisti.

11. Un borgo in miniatura, dentro la città!

Sapevi che puoi anche pranzare sull’Isola Tiberina? Come se fosse un vero e proprio paese in miniatura, l’isola è il luogo ideale per chi desidera vivere qualche momento di relax, lontano dal caos della città: una location da fare invidia ai borghi più belli del Lazio! All’interno dei suoi 300 metri, l’isola Tiberina ospita ristoranti, trattorie, bar e osterie tipiche della cultura romana: un’esperienza decisamente suggestiva per una gita fuori dagli schemi, ma dentro la città!

12. Come arrivare sull’Isola Tiberina?

L’Isola Tiberina è il posto perfetto per passare una domenica mattina circondati dalla maestosità del Tevere, o per fare una passeggiata in un caldo pomeriggio d’estate. Puoi tranquillamente raggiungere questa piccola e suggestiva oasi nel Tevere se ti sposti tramite mezzi pubblici: dalla stazione Termini, prendi la linea B in direzione Laurentina e scendi a Circo Massimo; da lì dovrai camminare circa un quarto d’ora a piedi fino al ponte Fabricio.

Puoi anche prendere l’autobus H, dalla stazione Termini fino al Foro Olitorio, raggiungerai l’Isola Tiberina in cinque minuti. Se ti trovi a Trastevere, l’Isola Tiberina è proprio a due passi: percorri il lungotevere verso Sud, supera Ponte Garibaldi e attraversa Ponte Cestio, ti troverai direttamente sull’Isola!

Non fermarti qui!

Non perderti anche le numerose leggende e curiosità sul Tevere. Se invece ti è venuta voglia di andare alla scoperta di Roma, indossa un paio di scarpe comode e sperimenta i meravigliosi percorsi idrocinematografici su Acea Waidy Wow!