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Tutte le curiosità sulla Fontana dei Quattro Fiumi a Roma

Fontana dei Quattro Fiumi

Non si può visitare la città Eterna senza fare tappa nelle sue meravigliose piazze. Tra queste c’è senza dubbio Piazza Navona con la maestosa Fontana dei Quattro Fiumi. Uno dei monumenti più fotografati della Capitale, protagonista di una famosa leggenda. In questo articolo sveleremo ben 10 curiosità su questa opera straordinaria.

1. Chi ha commissionato la Fontana dei Quattro Fiumi

A commissionare la Fontana dei Quattro Fiumi fu Papa Innocenzo X Pamphilj . Il Pontefice dispose1 che l’acqua dell’acquedotto Vergine dovesse passare in Piazza Navona prima di giungere alla Fontana di Trevi. Per realizzare questo progetto bandì un concorso al quale parteciparono alcuni dei più grandi architetti dell’epoca.

2. Cosa c'era al posto della Fontana dei Quattro Fiumi

La fontana si trova al centro di Piazza Navona, proprio davanti alla chiesa di Sant’Agnese in Agone, in un punto in cui sorgeva un abbeveratoio, una semplice vasca quadrata dove i cavalli potevano dissetarsi. Sul luogo, nel 1648, erano già iniziati i lavori per la realizzazione di Palazzo Pamphilj, che si concluderanno due anni più tardi.

3. Fontana dei Quattro Fiumi: un’opera contesa…

Il progetto fu inizialmente affidato a Francesco Borromini ma, con un espediente particolarmente astuto, il suo storico rivale Gian Lorenzo Bernini riuscì a soffiargli l’incarico. Quest’ultimo realizzò un modellino della fontana in argento e lo fece recapitare alla cognata del Papa, Donna Olimpia Maildachini, ben consapevole della straordinaria influenza che la donna aveva sul Pontefice. E, infatti, ottenne l’incarico.

4. Quando è stata realizzata la Fontana dei Quattro Fiumi

La Fontana dei Quattro Fiumi è stata realizzata tra il 1648 e il 1651. Un collettivo di geniali scultori e scalpellini (tra cui Giacomo Antonio Fancelli, Claude Poussin, Antonio Raggi, Francesco Baratta e Giovan Maria Franchi) lavorò sotto la direzione del Bernini, che intervenne personalmente per alcune rifiniture.

5. Perché si chiama Fontana dei Quattro Fiumi?

La Fontana rende omaggio alla generosità della natura attraverso la ricchezza degli elementi naturali (palme, peonie, agavi) e degli animali (leone, armadillo, serpente di mare, cavallo, serpente di terra, delfino e drago) che circondano i quattro giganti, seduti sullo scoglio centrale. Questi ultimi rappresentano i fiumi più importanti dei quattro continenti conosciuti a quell’epoca: il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio de la Plata.

6. Un monumento che stravolge i canoni dell’epoca!

Hai notato che l’ obelisco sembra essere sospeso nel vuoto? Il suo posizionamento fu una sorta di rivoluzione per l’epoca: il Bernini fece in modo che, ad essere poggiati sulle statue, fossero solo gli spigoli del monolite. In mezzo: il vuoto!

7. Sai che l’obelisco ha una storia tutta sua?

L’obelisco fu realizzato nel sud dell’Egitto, ad Assuan, nel I secolo e piazzato tra i templi di Serapide e Iside. Lì rimase fino al 311, quando Massenzio lo portò a Roma e lo fece posizionare all’interno dei giardini della sua villa sulla via Appia. L’imperatore voleva così ricordare il figlio Valerio Romolo, morto due anni prima. L’obelisco crollò durante il medioevo per poi essere vittima di incuria per diversi secoli. Fu recuperato solo nel 1647 da papa Innocenzo X, il quale decise di riutilizzarlo in piazza Navona. È alto 16,54 metri, ma supera i 30 se si tiene conto anche del basamento e della colomba di bronzo posizionata sulla cima, simbolo di pace e della famiglia Pamphilj.

8. La leggenda della Fontana dei Quattro Fiumi: il Rio de la Plata

La leggenda metropolitana della Fontana dei Quattro Fiumi nasce dalla nota rivalità tra il Bernini e il Borromini, entrambi protagonisti della scena barocca, attivi nella stessa città e più volte in competizione per la realizzazione della stessa opera. La leggenda in questione vede protagonista il gigante che rappresenta il Rio de la Plata. Quest’ultimo, posizionato proprio di fronte alla Chiesa di Sant'Agnese in Agone (realizzata dal Borromini) è raffigurato con un braccio sollevato sulla testa. La fantasia popolare ha fatto presto ad interpretare tale posizione come un gesto di spregio (di certo non il primo) nei confronti dell’opera del rivale. Ma si tratta appunto solo di una leggenda, perché, quando il Bernini progettò la Fontana dei Quattro Fiumi, la Chiesa ancora non esisteva!

9. Quale furono le reazioni?

Poeti, letterati e architetti dimostrarono grande entusiasmo. Reazione opposta fu quella dei cittadini di Roma. L’ opera costò uno sproposito, tanto che Innocenzo X fu costretto a finanziarla introducendo una tassa sul pane. L’odio dei romani si riversò non solo sul Papa ma, soprattutto, sulla cognata Olimpia Maildachini.

10. Sai che è stata restaurata due volte?

La fontana dei Quattro Fiumi oggi risulta proprietà di Roma Capitale. Negli ultimi anni ha subito due restauri. Un primo intevento di pulizia, nel 2009, per un costo di ben 622mila euro. Il secondo nel 2021 è servito a curare alcuni dettagli, come la mandibola del Leone o la ghirlanda del Gange.

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1 Fonte: Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.