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Bottiglie in plastica PET: cosa sono e come riciclarle
Hai mai sentito parlare di plastica PET? Questo particolare materiale è sempre riciclabile: può essere inserito in un meccanismo virtuoso di produzione della plastica, con notevoli benefici in termini di sostenibilità ambientale.
Differenziare la plastica è un dovere di ogni cittadino, un gesto indispensabile per la tutela dell’ecosistema. Secondo l’Ocse (Organisation for Economic Co-operation and Development), soltanto il 15% dei rifiuti di plastica immessi al consumo viene raccolto e avviato al riciclo: circa il 60% viene conferito in discarica o abbandonato.
Il PET è riciclabile al 100%, e può essere trasformato ripetutamente! Un ciclo virtuoso che deve partire dall’azione del singolo cittadino. Vediamo cosa significa PET, quali sono le sue principali caratteristiche e come riciclare correttamente le bottiglie in plastica PET.
Cos’è il PET? Proprietà e caratteristiche
Il PET (o polietilene tereftalato) è un particolare tipo di materia sintetica, una resina termoplastica che fa parte della famiglia del poliestere. Realizzata con petrolio, gas naturale o materie prime vegetali, questa sostanza è adatta al contatto alimentare: è estremamente leggera, inodore e insapore, quindi viene spesso modellata per produrre le bottiglie di plastica che usiamo comunemente.
Le proprietà della plastica PET la rendono un materiale che, se gestito correttamente, si può trasformare e tornare a nuova vita:
- È completamente riciclabile. Il processo di trasformazione non altera le sue caratteristiche fisiche e chimiche, quindi può diventare un oggetto diverso ogni volta che viene processato;
- È molto leggero e semplice da modellare, ma allo stesso tempo è dotato di eccellente rigidità e resistenza chimica. Per resistenza chimica si intende la capacità di un materiale plastico di tollerare gli agenti chimici utilizzati durante alcune operazioni, come la sterilizzazione o la sanificazione. Quando la resistenza chimica è limitata, il materiale tende a gonfiarsi o ammorbidirsi, ostacolando i successivi processi di trasformazione;
- Al contrario del vetro e del metallo, è infrangibile e richiudibile.
Come le altre tipologie di plastica, il PET ha una data di scadenza: dopo qualche anno inizia a rilasciare sostanze tossiche. Anche per questo motivo supportare il riciclo del PET è una scelta intelligente, per noi e per il pianeta!
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Plastica PET: un riciclo virtuoso
Per sfruttare le caratteristiche di alta riciclabilità, il PET deve essere smaltito correttamente. Solo così può diventare R-PET, un polimero riciclato e ad impatto zero. Con leggerezza e malleabilità, il polimero R-PET può dare vita ad altre bottiglie di plastica, ma anche a oggetti, accessori, capi d’abbigliamento, prodotti che usiamo ordinariamente.
Come riciclare nel modo giusto le bottiglie in plastica PET?
Così come il PET, esistono vari tipi di materiali plastici, ognuno con caratteristiche uniche: per ottimizzare le operazioni di gestione dei rifiuti, le diverse tipologie di plastica devono essere selezionate e avviate ai successivi processi di riciclo.
Separare la plastica PET è il primo passo verso uno smaltimento completo e corretto di questi materiali. Quando trovi un eco-compattatore per la raccolta PET, getta lì le bottiglie che hai utilizzato, ma assicurati sempre che riportino una sigla tra PET, PETE, PETP o PET-P, che identifica la loro composizione.
La tua bottiglia in PET potrà essere riciclata e inserita nuovamente all’interno del sistema economico, creando nuovo valore per i consumatori, le aziende e l’ambiente.
