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Carbon Footprint: un’impronta… da ridurre!

Carbon footprint

Sempre più spesso si sente parlare di carbon footprint. Ogni azione, piccola o grande che sia, ha un impatto ambientale che può influire negativamente o positivamente sugli ecosistemi che abitiamo. Questo viene quantificato proprio con l’impronta di carbonio. Scopriamo meglio cos’è e come possiamo ridurre la nostra impronta , anche con l’aiuto di Waidy WOW.

Che significa “impronta di carbonio”?

La carbon footprint, la cui traduzione è “impronta di carbonio”, è un parametro che viene utilizzato per calcolare l’impatto delle attività umane sull’ambiente e sui cambiamenti climatici in termini di emissioni di anidride carbonica equivalente.
Perché è detta “equivalente”? Semplice, perché oltre all’anidride carbonica, vengono calcolati anche il metano, l’ossido di diazoto, gli idrofluorocarburi e altri gas climalteranti previsti dal Protocollo di Kyoto. L’impronta di carbonio è fondamentale per valutare l’impatto ambientale di tutte le attività umane: da quelle macroscopiche, come il comportamento di grandi aziende o i trasporti aerei, a quelle più piccole, messe in atto nel nostro quotidiano.

L’impronta di carbonio riguarda qualsiasi azione!

Quando parliamo di carbon footprint delle nostre attività, non dobbiamo pensare solo a quanti aerei prendiamo in un anno. Anche i prodotti che indossiamo, acquistiamo, mangiamo e utilizziamo tutti i giorni, hanno a loro volta un’impronta di carbonio che deriva da tutto il loro processo produttivo. Vediamo un esempio pratico: una camicia. Come viene coltivato il cotone con cui viene realizzata? È biologico o richiede pesticidi? Dov’è coltivato e come raggiunge la zona di lavorazione? Dove viene confezionata la camicia? Da chi? Come raggiunge il nostro Paese? L’abbiamo acquistata online e magari, se non ci sta bene, decidiamo di fare un reso? Tutte queste azioni concorrono a determinare la carbon footprint di un oggetto.

Come calcolare carbon footprint… e CO2 risparmiata

Il WWF ha creato un calcolatore dell’impronta di carbonio. Attraverso quasi 40 domande, che indagano i nostri comportamenti alimentari, di consumo e di vita, si può fare una stima della carbon footprint e il calcolo di quanta CO2 equivalente immettiamo nell’ambiente. Invece con l’app Waidy WOW puoi calcolare la CO2 che risparmi rinunciando all’acqua nelle bottiglie di plastica. Basta monitorare questo dato già solo per pochi giorni per rendersi conto dell’enorme beneficio per l’ambiente!

Sai come puoi ridurre l'impronta di carbonio?

Fortunatamente possiamo mettere in atto diverse strategie per migliorare il nostro impatto ambientale. Quello che non sappiamo è che spesso, ridurre la propria carbon footprint, oltre a far bene all’ambiente, fa anche risparmiare!
Ma vediamo qualche comportamento virtuoso per ridurre l’impronta di carbonio.

Cosa mangiamo?

Quello che mettiamo in tavola ha un impatto ambientale, anche se non ci pensiamo.

  • Prediligere frutta e verdura di stagione e locale. Un’alimentazione prevalentemente vegetale ha un impatto ambientale minore di una che eccede in carni, uova e latticini.
  • Non sprecare il cibo.
  • Optare per alimenti biologici e certificati.

Come ci spostiamo?

La macchina inquina, lo sappiamo bene. Anche il tipo di carburante, di alimentazione e di motore fanno la differenza. Ad esempio, un’auto vecchia consuma più di un’auto recente.

  • Preferire i mezzi pubblici a quelli privati.
  • Meglio andare a piedi o in bici per distanze più brevi.
  • Scegliere una bici cargo se dobbiamo fare distanze relativamente brevi ma ci occorre uno spazio per trasportare la spesa, per esempio. Esistono anche dei modelli elettrici.
  • Non abusare del trasporto aereo, è molto inquinante. Molte compagnie aeree offrono la possibilità di versare una quota per compensare l’impatto ambientale.

Come ci vestiamo?

Quello che indossiamo ha un impatto ambientale non da poco. Ma possiamo ridurre la nostra impronta di carbonio anche in questo settore.

  • Comprare solo quando davvero ci occorre qualcosa e non cedere alle lusinghe della pubblicità.
  • Evitare il fast fashion.
  • Preferire il vintage e il second hand: prolungano il ciclo vitale di un indumento e spesso i materiali di una volta sono migliori di quelli attuali.
  • Preferire stoffe e materiali naturali, certificati e bio.
  • Se compriamo online, alcuni siti offrono la possibilità di versare una quota per compensare l’impatto ambientale.

Cosa acquistiamo?

In generale, qualsiasi oggetto entri nella nostra vita ha una storia produttiva di cui siamo all’oscuro, ma che dovremmo conoscere e considerare.

  • Basta acquistare acqua nelle bottiglie di plastica! È un peso, un ingombro evitabile e una spesa non necessaria, anzi, dannosa per l’ambiente. Basti pensare alla quantità di CO2 emessa nel processo di produzione e all’impatto dei trasporti, gestiti prevalentemente su gomma. Tutto questo quando abbiamo un’alternativa sostenibile a portata di mano: l’acqua che scorre dal rubinetto di casa, infatti, è sicura e di ottima qualità praticamente in tutta Italia.
  • Quando possibile, noleggiare o affittare può essere una soluzione. Anche in questo caso, il vintage e il second hand sono un modo per prolungare il ciclo di vita di un prodotto.
  • In bagno e in cucina evitiamo l’usa e getta, specie se si tratta di plastica. Preferiamo alternative biodegradabili ed ecologiche a basso impatto ambientale.

Come abbiamo visto, gli oggetti che decidiamo di acquistare, i servizi che utilizziamo, ciò che mangiamo e come ci vestiamo: tutto può contribuire a fare la differenza. Basta soltanto volerlo.