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6 itinerari sul Monte Amiata: Trekking e Mountain Bike
Il monte Amiata è un gruppo montuoso di origine vulcanica, la cui vetta più alta raggiunge i 1734 metri. Si trova tra le province di Grosseto e Siena ed è proprio in questo territorio, caratterizzato da scorci unici, che è nato il progetto Le vie dell’Acqua. Il suo scopo? Accompagnarci alla scoperta delle sorgenti e delle cascate del Monte Amiata, percorrendo itinerari che si snodano tra i comuni di Arcidosso, Castel del Piano, Castiglione d’Orcia, Santa Fiora e Seggiano. Partiamo insieme!
5 curiosità sul Monte Amiata e la sua storia
Se hai voglia di saperne di più su questo straordinario territorio, che coniuga natura, sport e cultura, ti sveliamo subito 5 imperdibili curiosità sul Monte Amiata.
- La sua ultima eruzione risale a circa 180mila anni fa.
- Questi luoghi sono stati abitati dall’uomo sin dalla preistoria.
- Per gli Etruschi l’Amiata era territorio sacro. Qui, secondo le antiche credenze, risiedeva Tinia (la divinità etrusca identificata con Zeus).
- Il più antico ritrovamento di questi luoghi è il cosiddetto “Arciere”. Si tratta di un graffito risalente all’età del bronzo, scoperto in una grotta nel comune di Abbadia San Salvatore, che raffigura un arciere.
- In questi luoghi, sul finire dell’800, è sorta una delle miniere di mercurio più prolifiche del pianeta: la miniera si trovava ad Abbadia San Salvatore.
Sentieri del Monte Amiata
Che tu sia in cerca di itinerari culturali, di
percorsi da trekking o da scoprire
in mountain bike, sei nel posto giusto.
Stiamo per stuzzicare la tua voglia di percorrere questi splendidi
sentieri, disegnati da guide ambientali professioniste per regalarti
un’esperienza unica nel suo genere.
1. Potabilizzatore Santa Flora- Serbatoio Marroneto
Questo sentiero del Monte Amiata, lungo circa 10 chilometri, è diviso in due percorsi che partono entrambi da Piazza Garibaldi.
- Con il primo potrai camminare tra le caratteristiche viuzze del centro storico di Santa Flora (bandiera arancione e dunque tra i borghi più belli d’Italia), tra bassorilievi medievali e ceramiche Robbiane di straordinario pregio. Il percorso si conclude nelle gallerie delle sorgenti del Flora. Poi si torna indietro attraversando il sentiero dei Mulini.
- Il secondo percorso inizia con la chiesa di san Rocco, dove si conclude il primo tragitto, e arriva fino al deposito del terraio, al Marroneto.
2. Anello Cascata d’Acqua d’Alto
Cerchi un percorso di trekking sul monte Amiata particolarmente suggestivo? L’Anello della Cascata del Monte Amiata è un percorso di media difficoltà, lungo circa 7 chilometri, inizia dalla Porta dell’Orologio e attraversa letteralmente la storia locale. Lungo il percorso si incontrano piccoli villaggi, una lapide in memoria di David Lazzaretti, il cosiddetto Cristo dell’Amiata che nacque proprio in questi luoghi, per giungere alla sorgente di Fonte dell’Acqua Bona. L’arrivo alla cascata, poi, è davvero un’emozione. Sulla strada del ritorno, infine, potrai ammirare diversi antichi mulini.
3. Ermicciolo-Capovetra
Questo percorso naturalistico sul Monte Amiata,
lungo circa 10 chilometri, attraverso una strada stretta diretta
alla Sorgente di Capovetra, ti porta tra boschi degni di una fiaba,
ricchi di castagni, faggi e conifere. Non mancano ruscelli che
confluiscono in una piccola cascata che, a sua volta, si riversa nel
laghetto dello Scodellino.
Dopo aver raggiunto il rifugio della Fonte di Capovetra, di recente
ristrutturazione, inizia la via del ritorno che, attraverso la
carrareccia, ti riporta velocemente al punto di partenza.
4. Anello Burlana
Tra gli
itinerari del Monte Amiata più suggestivi c’è
sicuramente l’Anello Buriana. Questo sentiero è lungo circa 5
chilometri e si snoda tra panorami così belli da togliere il fiato,
sorgenti naturali e storiche costruzioni in pietra. Il percorso
inizia dal parcheggio del piccolo borgo di Tepolini e attraversa due
Comuni dell’Amiata, Castel del Piano e Seggiata, prevedendo continue
salite e discese. In poco tempo è possibile raggiungere la sorgente.
La Burlana è caratterizzata da una natura verdissima e prolifica.
Dopo la sosta alla sorgente, inizia la parte più impegnativa del
percorso per arrivare fino a Pian di Ballo. Ma niente paura:
castagni secolari, pezzi di storia (come gli antichi seccatoi per le
castagne) e suggestivi villaggi come il Leccio, sapranno compensare
ogni fatica.
5. Arbure- Bugnano
Quello delle sorgenti di Arbure e Bugnano è probabilmente uno dei
più
impegnativi sentieri di trekking del Monte Amiata,
ma vale la pena percorrerlo. Partendo dal villaggio di Collevergari,
in 7,5 chilometri ti porta alla sorgente di Arbure e Bugnano,
Questo tragitto è caratterizzato dalla presenza di castagni
secolari, millenari giganti di roccia lavica, sentieri attraversati
da colate laviche, che un tempo erano percorsi dagli zoccoli degli
animali da soma. La fatica del primo tratto di salita è ampiamente
ripagata dalle “coccole” del bosco: suoni e vedute uniche. Dopo una
discesa ripida si giunge poi alla sorgente di Arbure, che dista
appena un chilometro da quella di Bugnano.
Questo percorso unisce storia locale e bellezze naturalistiche,
offrendo una passeggiata tra conoscenza ed emozioni per la
straordinaria bellezza dei paesaggi.
6. Percorso del Capomacchia
Il Percorso del Capomacchia è tra i sentieri di trekking del Monte Amiata di difficoltà medio alta. Lungo oltre 20 Km per circa 5 ore e 20 minuti di cammino, permette di vivere quasi un’esperienza fuori dal mondo: la sua fitta vegetazione, tra castagni, pinete e faggeti, mantiene l’aria fresca anche in piena estate, mentre in inverno si tinge completamente di bianco.
Partendo dalla discesa verso Abbadia, il percorso arriva alla Vetta dell’Amiata attraverso Catarcione e Acqua Passante. Proseguendo, si arriverà alla Chiesetta dell’Ermeta, che prende il nome proprio da un eremita che decise di vivere lì vicino, all’interno del cosiddetto Sasso del romito.
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intinerari più belli e svelandoti tutti i principali punti di
interesse.
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