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Cosa vedere nel Sannio: scopriamo le tappe imperdibili della Via Francigena
Credits cover: Sant'Agata de' Goti, Lavatoio Reullo © Antonio Citrigno
Dopo il viaggio in Umbria, sulla via Francescana, Borghi Magazine e Acea Waidy Wow ci accompagnano su un nuovo itinerario. Questa volta percorriamo le tappe più interessanti della Via Francigena del Sannio, partendo da Sant’Agata de’ Goti e arrivando a Benevento. Una terra ricca di bellezza, in cui l'acqua è protagonista da millenni. Pronti? Scopriamo insieme cosa vedere nel Sannio.
Cosa vedere a Sant’Agata de’ Goti: uno dei Borghi più belli d’Italia
Image credit: Fontana Villa Torricella, Sant’Agata de’ Goti © Antonio Citrigno
Sant’Agata de’ Goti non è soltanto il punto di partenza del nostro
percorso ma ne è il fulcro vero e proprio. Situato alle falde
occidentali del monte Taburno, dal 2012 fa parte dei
Borghi più belli d'Italia.
E qui chiunque passeggi nelle campagne rimane folgorato dalla
scoperta del Lavatoio Reullo, costruito tra le
rovine di un antico monastero.
Ritornando verso il centro possiamo ammirare
due bellissime fontane. La prima è nella piazza del
duomo. La seconda è a Villa Torricella, giardinetto comunale.
Cautano e l’antico lavatoio
Image credit: Antico lavatoio, Cautano © Antonio Citrigno
Da Sant'Agata de' Goti risaliamo la strada per circa 25 chilometri, raggiungendo Cautano, dove possiamo ammirare l'Antico lavatoio, che rappresenta un luogo di ritrovo fin dal IX secolo.
Foglianise: cosa vedere in questo borgo del Sannio
Image credit: Fontana Comunale, Foglianise © Antonio Citrigno
Ancora un breve tratto di strada, immersi nei paesaggi meravigliosi del Sannio, e raggiungiamo Foglianise, dove, in prossimità della chiesa di Sant'Anna, la Fontana comunale costituisce la testimonianza di un momento storico nel quale, per impossibilità di mezzi privati, la gran parte della popolazione puliva così i propri vestiti.
Turismo nel Sannio: le tappe da non perdere a Benevento
Image credit: Fontana Chiaromonte, Benevento © Antonio Citrigno
Riprendiamo la nostra via per arrivare a Benevento, la cui
chiesa di Santa Sofia dal 2011 fa parte del
Patrimonio dell'umanità Unesco all'interno del sito Longobardi in
Italia: i luoghi del potere.
Nel cospicuo patrimonio storico-artistico e archeologico spicca
l'arco di Traiano, simbolo della città.
Attraversandolo, entriamo nel centro storico: qui troviamo la
Fontana delle Catene, monumentale fontana barocca
intitolata a papa Orsini e collocata nella piazza a lui dedicata.
Un altro punto imperdibile è rappresentato dalla
Fontana Chiaromonte, che fa parte del complesso
monumentale di Santa Sofia.
Situata all’ingresso del vicolo che porta all'antico quartiere ebraico
di Benevento, sorge la fontana Flans te alo (che
significa “Soffiando ti alimento”), poi diventata Fans te
alo: ovvero, in latino maccheronico, “noi che adoriamo soffiamo il vento del sostegno
entusiastico”.
Nel IV secolo a.C. i Sanniti costruirono una
fortezza. Con il dominio romano la collina divenne
castellum acquae, ambiente termale alimentato da un
ramo dell’acquedotto proveniente dal Serino, recentemente riportato
alla luce da scavi archeologici. Oggi la
Rocca dei Rettori è sede istituzionale della
Provincia, ma ospita anche mostre e la cosiddetta Sala
dell'Acquedotto.
Vale davvero la pena concludere il nostro itinerario nel Sannio in
vicolo Noce con l'arte contemporanea dell'installazione di Mimmo
Paladino, uno dei maestri della Transavanguardia italiana. L'Hortus Conclusus
è una fontana di forma umanoide con le braccia protese da cui
spuntano piccole teste che rappresenta la ricerca della pace
interiore, attraverso la riscoperta di sé stessi e del passato.
Qui l'acqua rappresenta la sorgente della vita, della purezza. Oggi
è ancora più importante saperle attribuire il giusto valore.
Segui tutte le tappe del percorso su Acea Waidy Wow!
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